Blitz antidroga ai danni di due gruppi criminali che operano nell’area compresa tra Pomezia e Nettuno effettuato questa mattina dalla Polizia di Stato. L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 indagati. Questi sono ritenuti gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio.
LE INDAGINI CHE HANNO PORTATO AL BLITZ ANTIDROGA
Le indagini, avviate tra il 2019 ed il 2020 e corroborate dalle informazioni di un collaboratore di giustizia, documentano l’esistenza di due distinti sodalizi criminali. Entrambi i sodalizi operavano tra Pomezia e Nettuno ed erano in concorrenza fra loro per il predominio del monopolio del mercato della droga.
Il primo sodalizio era diretto da M. F. e coadiuvato da “luogotenenti” impegnati nell’immissione dello stupefacente nei Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Questo primo sodalizio si è anche reso responsabile di una spedizione punitiva nei confronti di uno spacciatore del sodalizio concorrente capeggiata da P.S.
Nel corso dell’indagine è stato individuato inoltre un soggetto gravemente indiziato di un tentato omicidio per motivi probabilmente correlati a quel contesto criminale.
GLI ARRESTI EFFETTUATI E I SEQUESTRI
Numerosi gli arresti in flagranza di reato che hanno portato al sequestro complessivo di un chilo e mezzo di hashish, chetamina, 10 kg circa di cocaina, 75 kg di marijuana e una piantagione della stessa.
Sequestrate anche delle armi da fuoco detenute dal sodalizio criminale, tra cui 4 pistole clandestine, un fucile e del munizionamento.
Documentate numerose operazioni di auto riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori da parte di alcuni affiliati del sodalizio. I stessi investivano poi i proventi illeciti in società, immobili, autovetture e orologi di pregio.
Il Giudice per le indagini preliminari di Roma ha disposto il sequestro preventivo di una villa con piscina e di 3 società, tutte operanti nel settore del gioco legale e delle scommesse sportive, e dei relativi complessi aziendale e rapporti finanziari.