L’aggressione che avrebbe avuto luogo il giorno di Pasquetta a Torvajanica continua a suscitare polemiche.
La dinamica degli eventi è oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine. Saranno loro a chiarire come si sia accesa la lite tra le persone coinvolte e quale sia la verità.
Nelle prime ore di questo pomeriggio, però, la nostra redazione è stata raggiunta da una testimonianza della quale dovremmo dare conto ai lettori. Siamo stati contattati da una ragazza, la quale desidera rimanere anonima, che sostiene di essere la giovane coinvolta nella ressa.
Ecco le sue parole:
Sono la ragazza coinvolta nella lite di Pasquetta a Torvajanica e vorrei raccontare come sono andati i fatti. Sono stata dipinta come quella che ha aizzato la discussione ma non è affatto così.
È il ragazzo che ha dichiarato di essere stato picchiato dal branco ad aver iniziato la lite e lo ha fatto solo per il gusto di discutere.
Io ho provato a calmare la situazione, dato che lui ce l’aveva con le persone che si trovavano con me e questa persona ha iniziato a offendermi e a zittirmi usando epiteti irripetibili. Ho risposto alle sue offese e sono stata colpita con un pugno che mi ha scaraventato per terra. A quel punto si è accesa la rissa. Non erano sei contro uno, erano tre, e chi si trovava lì ha deciso di intervenire dopo che io ero stata colpita.Sono volati cazzotti da entrambe le parti. Il ragazzo che ha iniziato è corso verso il ristorante, è entrato urlando e ha rotto alcuni bicchieri. Poi ha chiamato le forze dell’ordine e l’ambulanza. Secondo me ha fatto tutto per notorietà.
Le dichiarazioni della ragazza confermano la disparità numerica del 25enne rispetto al gruppo, ridimensionandola.
Dunque è chiaro che il ragazzo, che secondo alcune prime notizie era “grave” a causa dell’aggressione di Pasquetta a Torvajanica, ha seriamente rischiato conseguenze peggiori. Stando a quanto riferito, la lite sarebbe, però, partita da lui.