Cade l’ultimo comune M5s nel Lazio. Tredici i consiglieri dimissionari.
Pomezia, sfiduciato il sindaco Zuccalà: questa mattina, 31 agosto, 13 consiglieri comunali di Pomezia hanno presentato le loro dimissioni e l’ormai ex sindaco Adriano Zuccalà sarà costretto a cedere il posto a un commissario, in attesa di nuove elezioni.
Sfiducia al sindaco e al Movimento 5 Stelle già pronosticata un mese fa quando era diventato chiaro che l’amministrazione pentastellata pometina avesse le ore contate. I quattro consiglieri M5S, Piumarta, De Zanni, Conficconi e Mercuri avevano infatti formato un gruppo autonomo, “Pomezia attiva“, ed erano passati all’opposizione. Questa mattina, unitamente alle loro dimissioni, sono arrivate quelle di tutto il resto dell’opposizione pometina, che deteneva la maggioranza in consiglio comunale dopo il passaggio dei quattro ex M5s.
POMEZIA, SFIDUCIATO IL SINDACO ZUCCALÀ: LA SECCA REPLICA SU FACEBOOK
Nel corso della mattinata è arrivata anche la replica dell’ormai ex sindaco Zuccalà, attraverso un post su Facebook:
“Chi è che deve chiedere scusa ai cittadini? È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio comunale”.
Parole dure anche per i quattro consiglieri ex M5S fondatori del gruppo “Pomezia Attiva” che:
“si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono”.
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